Da aprile l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Guglielmo Marconi” ha avviato un progetto ambizioso denominato “Street Art Marconi”, ideato dalla Dirigente Scolastica Dr.ssa Anna Fucile e condiviso sin dalle prime battute con docenti e studenti. Il progetto, condiviso con l’Amministrazione Comunale e con l’Assessore alla Cultura Daniele Cornia, vede il coinvolgimento della Fabbrica delle Arti di Palazzo Ducale, nella figura del Direttore delle Gallerie Civiche Simona Negrini.
Punto di partenza del progetto artistico è stato la realizzazione di una nuova struttura- aula dehors destinata all’Outdoor Education, nell’area cortiliva del plesso scolastico, attigua ad uno muro in cemento, un’area recentemente riqualificata.
Sono stati coinvolti nella progettualità un gruppo di studenti dell’Istituto, di classi ed indirizzi differenti, impegnati nella progettazione e realizzazione di un’opera d’arte tridimensionale realizzata interamente con differenti materiali di scarto: ferro, acciaio ed alluminio, abitualmente utilizzati durante le attività laboratoriali, nell’officina in cui gli studenti svolgono alcune materie caratterizzanti l’indirizzo professionale e meccatronico.
Un lavoro che mette a fuoco le finalità dell’Agenda ONU 2030 e dell’arte partecipata come mezzo di comunicazione giovanile che lancia una sfida della complessità sulle tre dimensioni dello sviluppo – economica, ambientale e sociale – strettamente correlate tra loro, perseguendo sulla base di un approccio sistemico, la crescita integrata di tutte e tre le componenti e consentendo in tal modo il raggiungimento dello sviluppo sostenibile.
Il progetto, che si presenta come un work in progress, coinvolgerà un’ampia porzione di muro cementizio lungo oltre 15 metri. La prima porzione di muro sta vedendo la realizzazione, su lastre di ferro, di un “albero della vita” liberamente interpretato dai ragazzi, che si presenta come un’opera installativa tridimensionale.
I ragazzi hanno condiviso il soggetto da realizzare, lo hanno illustrato e progettato insieme alla loro dirigente. Sono stati selezionati i materiali di scarto, recuperati anche nei magazzini della scuola, assemblati ed infine saldati. Il progetto a cura dell’istituto vede la supervisione del prof. Bruno Evola, il coordinamento della dott.ssa Simona Negrini e della cooperativa Aliante. Il progetto, avviato anche grazie alla Provincia di Modena che ha concesso l’autorizzazione a procedere, verrà inaugurato in giugno in occasione della conclusione dell’anno scolastico.